Stelio Mattioni (1921-1997) dal 1941 al 1946 si muove per l’Italia, la Jugoslavia, l’Africa settentrionale prima come fante semplice poi come sottoufficiale dell’esercito italiano. Nel 1942 viene catturato dagli inglesi. Fino al 1946 internato in un capo di concentramento inglese a Helwan, in Egitto. Esordirà per Einaudi con il libro di racconti Il Sosia (1962), seguiranno i romanzi Adelphi: Il re ne comanda una (1968, finalista Premio Campiello), Palla avvelenata (1971); Vita col mare (1974); La stanza dei rifiuti (1976); Il richiamo di Alma (1980). Dei suoi libri infatti hanno scritto Raboni, Camerino, Pedullà, Barberi Squarotti, Gramigna, Spagnoletti e tutti i più importanti
critici letterari nazionali.