Il disonore delle armi
Settembre 1943: l’armistizio e la mancata difesa della frontiera orientale italiana
In collaborazione con l’IRCI, Istituto Regionale per la Cultura Istriano-Fiumano-Dalmata
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LA DISFATTA ITALIANA SUL CONFINE ORIENTALE DOPO L’8 SETTEMBRE 1943
Nella notte tra l’8 e il 9 settembre 1943 nelle valli dell’Isonzo e delle Alpi Giulie si ripropose lo scenario già accaduto dopo lo sfondamento di Caporetto nell’ottobre 1917: assenza di ordini, rivalità tra i generali, mancanza di comunicazioni tra i Corpi d’armata facilitarono i piani tedeschi di occupazione e quelli delle formazioni partigiane slave. Eppure, ci fu qualcuno che volle resistere, come testimoniano gli Atti del processo al generale Giovanni Esposito, celebrato pochi mesi dopo la fine della guerra, che ci consegnano testimonianze di grande abnegazione e coraggio. Altre fonti riportano in luce la portata degli scontri a fuoco in cui le truppe italiane diedero vita ai primi significativi episodi di resistenza all’occupazione tedesca. È una storia sorprendente quanto dimenticata che Roberto Spazzali racconta per la prima volta con una messe di documentazione inedita nell’ottantesimo anniversario di quegli eventi tragici e cruciali per il nostro Paese.
Spazzali Roberto
LaLettura: La missione a vuoto del generale americano
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Scarica PDFTHE ITALIAN DEFEAT ON THE EASTERN BORDER AFTER 8 SEPTEMBER 1943
In the night between 8 and 9 September 1943, in the valleys of the Isonzo and Julian Alps, the scenario that had already occurred after the breakthrough of Caporetto in October 1917 was repeated: lack of orders, rivalry between generals, lack of communication between the Army Corps facilitated the German plans of occupation and those of the Slav partisan formations. And yet, there were those who wanted to resist, as testified by the proceedings of the trial of General Giovanni Esposito, which took place a few months after the end of the war, and which provide evidence of great self-sacrifice and courage. Other sources bring to light the extent of the firefights in which the Italian troops gave rise to the first significant episodes of resistance to the German occupation. It is a story as surprising as it is forgotten that Roberto Spazzali recounts for the first time with a wealth of unpublished documentation on the 80th anniversary of those tragic and crucial events for our country.