Quando Papa Francesco parla di noi

4 agosto 2024: sorpresa ed emozione. Papa Francesco ha citato per tre volte un libro Ares nella sua Lettera dedicata al ruolo della letteratura nella formazione!

Ma andiamo con ordine.

Lettera del Santo Padre Francesco del 4 agosto 2024

«Inizialmente avevo scritto un titolo riferito alla formazione sacerdotale, ma poi ho pensato che, analogamente, queste cose si possono dire circa la formazione di tutti gli agenti pastorali, come pure di qualsiasi cristiano. Mi riferisco al valore della lettura di romanzi e poesie nel cammino di maturazione personale.»

Così inizia la lettera del Santo Padre Francesco del 4 agosto 2024, 44 paragrafi incentrati sul ruolo della letteratura nella formazione personale e spirituale degli individui. Una riflessione che verte sull’impoverimento intellettuale dell’attuale società a causa di un distaccamento dalla lettura e da tutti i pregi che ne conseguono, siano essi immateriali (immaginazione, memoria, empatia) o pragmatici («migliora anche la capacità di concentrazione, riduce i livelli di deterioramento cognitivo, calma lo stress e l’ansia»).

Nella sua riflessione, Papa Francesco ha preso spunto da alcuni testi pubblicati, fra cui anche La pagina che illumina. Scrittura creativa come esercizio spirituale (Edizioni Ares, 2024) di Antonio Spadaro.

Quando Papa Francesco parla dei nostri libri

Il nostro La pagina che illumina, pubblicato a gennaio 2024 e presentato al Salone del Libro di Torino a maggio, è stato citato ben tre volte.

Nel paragrafo 29 Papa Francesco parla di come «l’atto della lettura è […] come un atto di “discernimento”, grazie al quale il lettore è implicato in prima persona come “soggetto” di lettura e, nello stesso tempo, come “oggetto” di ciò che legge. Leggendo un romanzo o un’opera poetica, in realtà il lettore vive l’esperienza di “venire letto” dalle parole che legge.» Così anche Spadaro nel suo libro: «la dinamica che si sviluppa negli Esercizi può essere descritta come un “giocarsi”: l’esercitante “si mette in gioco”. […] Per esempio, giocare a calcio non significa soltanto tirare una palla, ma anche correrle dietro, “essere giocati” dalle situazioni che si verificano in campo: “ogni giocatore è un esser-giocato”.[1]

Le successive due citazioni – ai paragrafi 30 e 33 – riprendono invece due delle sette immagini dell’esperienza letteraria con cui il volume si apre:

1 – La camera oscura: «La letteratura è come un laboratorio fotografico, nel quale è possibile elaborare le immagini della vita perché svelino i loro contorni e le loro sfumature. Ecco, dunque, a cosa “serve” la letteratura: a “sviluppare” le immagini della vita.»[2]

2 – L’idraulica

3 – La digestione: «La letteratura dice la nostra presenza nel mondo, la interpreta e la “digerisce”, cogliendo ciò che va oltre la superficie del vissuto per discernere in essa significati e tensioni fondamentali.»[3]

4 – Lo scoppio

5 – Il fuoco

6 – La montagna

7 – La conchiglia

Per darvi un’idea del libro, cliccando su ogni “immagine” verrete rimandati al nostro profilo Instagram dove ve le abbiamo presentate una per una. Vi segnaliamo poi l’articolo di Andrea Monda, direttore dell’Osservatore romano, di presentazione al volume dello scorso gennaio.

Di Antonio Spadaro abbiamo anche pubblicato Creature di caldo sangue e nervi – La scrittura di Raymond Carver e Fiamma nella notte – Sette parole per immaginare il futuro.

La lettera del Papa

È la terza volta che Papa Francesco ha ricordato un autore Ares.

Nel discorso ai membri della fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice del 5 giugno 2023, Papa Francesco citava il poeta Giampiero Neri e l’ultimo libro Utopie: «In tal senso potremmo citare un poeta milanese, Giampiero Neri, anch’egli recentemente scomparso. Egli affermava: “Si dice di alcune persone che, quando entrano in una stanza, la occupano tutta. Dovrei immaginare che, quando se ne vanno, lasciano un grande vuoto. Sono invece portato a pensare che a lasciare un grande vuoto siano le persone umili, silenziose, che occupano soltanto lo spazio necessario, che si fanno amare”».

Il 6 settembre 2023, in una lettera inviata da mons. Edgar Peña Parra, Sostituto della Segreteria di Stato, a mons. Miroslaw Kalinowski, Rettore dell’Università di Lublino, il Santo Padre «affida a Dio nella preghiera e benedice di cuore gli Autori, gli Editori, l’Università Cattolica Giovanni Paolo II di Lublino, gli iniziatori e collaboratori» alla pubblicazione di Uccisero anche i bambini. Gli Ulma, la famiglia martire che aiutò gli ebrei, la storia del «sacrificio della famiglia di Józef e Wiktoria Ulma e dei loro bambini, i quali non hanno esitato a donare la loro vita per andare in aiuto a otto persone di origine ebrea», un sacrificio che dev’essere per noi «simbolo di fedeltà ai valori che non possono mai essere traditi, neppure di fronte alla minaccia della morte». Quattro giorni dopo, il 10 settembre 2023, l’intera famiglia Ulma è stata beatificata dallo stesso Papa Francesco.
Nella nuova edizione del libro, potete leggere la lettera integrale.

Il 4 agosto 2024, infine, il libro citato per ben tre volte dal Santo Padre è La pagina che illumina di Antonio Spadaro di cui sopra: qui il link che rimanda direttamente alla lettera.

[1] Antonio Spadaro, La pagina che illumina, Ares 2024, pp. 46-47.

[2] Ivi, p. 14.

[3] Ivi, p. 16.