Filippo Neri
Il genio dell’amicizia cristiana
CODICE: ART1198
ISBN: 9788892985445
ANNO: 2024
PAGINE: 144
AREA: Spiritualità
COLLANA: Un Santo per amico
Prefazione di Rocco Camillò
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Filippo Neri (Pippo bono, per il popolo) semplicemente si lasciò amare dal Signore e perciò fu amabile. Era persuaso che tutto fosse prezioso e «tutti i suoi legami erano guardati con gli occhi di Dio e amati del suo amore» – scrive padre Rocco Camillò nella Prefazione –, «uomo o donna, cane o gatto o canarino: anche gli animali che egli deteneva si legavano a lui in un modo unico».
Nato a Firenze il 21 luglio 1515, Filippo giunse a Roma intorno al 1534 e nel volgere di alcuni decenni diede vita alla congregazione dell’Oratorio, una delle esperienze più originali della storia della Chiesa, rendendo affascinanti e attraenti i tesori della Tradizione: la devozione eucaristica, i sacramenti, la musica sacra, i pellegrinaggi, l’orazione continua… Il suo segreto? Come osserva padre Maurizio Botta, «Filippo è stato un mistico. Ha ricevuto quel dono che hanno alcune persone che non riescono neanche ad allacciarsi le scarpe senza chiedersi il perché […]. Questi sono i contemplativi. E certi contemplativi diventano santi».
Filippo sarà proclamato santo da papa Gregorio XV il 12 marzo 1622 insieme a Ignazio di Loyola, Francesco Saverio, Teresa d’Avila e Isidoro Agricola.
Baglioni Pina
Pina Baglioni (Roma 1956), giornalista professionista, ha collaborato con Il Sabato, Donzelli editore e il mensile 30Giorni. Nel 2014 ha fondato l’Associazione culturale Roma Felix (romafelix.it). Ha curato il volume Il Cristianesimo invisibile. Attualità delle antiche eresie (SEI 1997). È autrice di Ci saranno santi tra i bambini (Ed. Paoline 2021). Per Ares ha pubblicato i profili di san Leopoldo Mandić (2023) e di san Filippo Neri (2024).
Filippo Neri (Pippo bono, for the people) simply let himself be loved by the Lord and was therefore lovable. He was persuaded that everything was precious and ‘all his bonds were looked upon with God’s eyes and loved with his love’,’ writes Father Rocco Camillò in the Preface, “man or woman, dog or cat or canary: even the animals he kept bound themselves to him in a unique way”.
Born in Florence on 21 July 1515, Philip arrived in Rome around 1534 and in the space of a few decades gave life to the congregation of the Oratory, one of the most original experiences in the history of the Church, making the treasures of Tradition fascinating and attractive: Eucharistic devotion, the sacraments, sacred music, pilgrimages, continuous prayer… His secret? As Father Maurizio Botta notes, ‘Philip was a mystic. He received that gift that some people have who cannot even tie their shoes without asking themselves why […]. These are the contemplatives. And certain contemplatives become saints’.
Philip was proclaimed a saint by Pope Gregory XV on 12 March 1622 along with Ignatius of Loyola, Francis Xavier, Teresa of Avila and Isidore Agricola.