Togliatti & Amendola. La lotta politica nel Pci
Dalla Resistenza al terrorismo
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Il libro traccia la storia del Partito comunista italiano – dagli anni dello stalinismo alla stagione del «compromesso storico» con la Democrazia cristiana – in una prospettiva del tutto inedita, tale da ravvisare negli avvenimenti che hanno connotato l’esistenza di quella formazione politica un determinante fattore di ritardo (se non di ostacolo) ai processi di modernizzazione della società italiana all’indomani del secondo conflitto mondiale. Il mito rivoluzionario di continuo emergente nel Pci di Togliatti, Longo e Berlinguer bloccò all’interno ogni ipotesi di riformismo democratico, considerato dai vertici comunisti subalterno al disegno del grande capitale di integrare la classe operaia nel sistema dei valori borghesi. Fa eccezione tra i dirigenti storici del Pci la posizione di Giorgio Amendola (1907-1980), avverso a una linea politica giudicata sostanzialmente sterile e aperto alla collaborazione con i socialisti e le forze di «democrazia laica», fino a proporre la costituzione di un unico partito della sinistra italiana nel segno delle socialdemocrazie occidentali. Delle lotte di Amendola nel Pci, dei contrasti con Togliatti e i suoi epigoni alla segreteria, Ugo Finetti fornisce in queste pagine un’analitica documentazione sulla scorta delle più recenti acquisizioni storiografiche. In vita le tesi «miglioriste» di Amendola vennero guardate con sospetto e sconfitttte: a qualche decennio dalla morte, e dopo la dissoluzione del Pci dove fu profeta inascoltato, le idee amendoliane conoscono sorprendente attualità nella generale discussione intorno alle riforme necessarie per far uscire il Paese dalle gravi difficoltà in cui si dibatte. Chi, ignorandone l’autore, leggesse oggi gli scritti dell’ultimo Amendola su come, per esempio, ridurre il disavanzo finanziario dello Stato o innovare la pubblica amministrazione, avrebbe l’immediata percezione di trovarsi di fronte a un politico di nitido orientamento riformista.
Finetti Ugo
Ugo Finetti, giornalista. In Rai dal 1978 al 2008, è stato caporedattore e responsabile di programmi televisivi e radiofonici in particolare sui Paesi dell’Unione europea; direttore di Critica Sociale, vicepresidente del Centro Studi «Grande Milano» e presidente dell’Isap dal 2011 al 2014. Tra i suoi libri: La resistenza cancellata (Ares 2003), Togliatti-Amendola (Ares 2008), Storia di Craxi (Boroli 2009).