L’afa che per tutto il mese di luglio è entrata di soppiatto dalle finestre della redazione, affacciata sul Parco delle Basiliche, si è insinuata ovunque lasciandoci con un’irrefrenabile voglia di ghiaccioli e piscine. Ecco allora cosa abbiamo fatto:
- Mangiato tanti gelati a metà del pomeriggio
- Mandato newsletter frizzanti e interattive (se non vi siete ancora iscritti potete farlo a questo link)
E ora siamo pronti per raccontarvi il nostro diario di bordo di luglio.
Novità Ares
Poche ma buone. Le novità Ares che puoi trovare in libreria da questo mese sono:
- La divisa e il saio, Antoine Haddad
- L’ultimo ring, Corrado Bagnoli
Queste vanno ad affiancare una ventina di titoli che dall’inizio dell’anno sono stati richiestissimi e che quindi sono finiti in ristampa. Per citarne alcuni:
- Al mio posto, Elisabetta Buscarini
- Risposami!, Mariolina Ceriotti Migliarese
- Gesù di Nazaret: una storia vera?, Marco Fasol
- Davanti al re, Vincent Nagle
- Davide, Costanza Signorelli
Qualche altra novità
A metà mese la Santa Sede si è pronunciata positivamente in via definitiva sulle rivelazioni di Maria Rosa Mistica a Montichiari e il vescovo di Brescia ha firmato il decreto di Nihil obstat che permette anche lo studio e la diffusione degli scritti di Pierina Gilli (pubblicati da Ares e a breve di nuovo disponibili). Il vicedirettore di Ares, Riccardo Caniato, è stato anche il segretario della commissione teologica del Santuario di Montichiari: ci racconta tutta la vicenda su “Avvenire” e sul nostro blog.
Altri contenuti sul blog da recuperare:
- Chiacchierata con Elisabetta Sala sul suo Figli di ieri
- Gli eventi Ares al Meeting di Rimini (20-25 agosto)
Teatro sotto alle stelle
Martedì 9 luglio il Cortile delle Armi del Castello Sforzesco ha ospitato Corrado d’Elia con la sua pièce Io, Moby Dick all’interno del programma di “Milano è Viva – Estate al Castello”, la rassegna culturale promossa dal Comune di Milano che fino all’8 settembre porterà in scena una grande varietà di spettacoli dal vivo.
La suggestiva cornice del Castello ci ha accolto per poi dissolversi e riplasmarsi in un immaginario schioccare di vele e in un gemere di sartie, di fronte all’incalzante e straziante monologo in cui il Capitano Achab ci costringe a interrogarci sul labile confine tra desiderio e ossessione, lasciandoci la sensazione del sale sulla pelle e, nella mente, il canto delle balene.
Tanti auguri Mary!
Sempre il 9 luglio Mary de Rachewiltz, figlia di Ezra Pound, ha compiuto 99 anni!
Le abbiamo reso omaggio tramite un reel Instagram della nostra gita a Brunnenburg dello scorso aprile (ve la abbiamo raccontata qui!)
Per l’occasione Luca Mastrantonio ha scritto un pezzo per il “Corriere della Sera” riguardante anche la nostra collana Poundiana.
Studi cattolici
Due mesi, doppio numero! La nuova uscita raddoppia per accogliere gli interventi di luglio e agosto. Un numero fresco e coinvolgente che vi porterà in un viaggio intorno al mondo 🗺️
Vi segnaliamo quindi la ricca collezione di reportage: dalla Frühlingsfest di Stoccarda, ai 3700 chilometri di Cordigliera argentina; dal deserto della Giordania alle civiltà egizie.
Un’altra novità di cui siamo entusiasti è un racconto inedito di Giuseppe Yusuf Conte. Ecco un estratto:
Il mio primo viaggio in Sicilia avvenne in condizioni per cui non posso ricordarne nulla: nell’estate del 1945, in un’Italia ancora piena di macerie fisiche e morali, partii dalla Liguria per l’Isola nel più comodo, soffice, tiepido mezzo di trasporto: il grembo materno. Ero un feto, vivevo in quella misteriosa simbiosi con la madre il mio viaggio più grande, dal nulla alla vita, e intanto, protetto dall’inconsapevolezza e dal silenzio, venivo portato verso la terra da cui veniva mio padre. Seppi molto più tardi quanto il viaggio fosse stato avventuroso. Mio padre, in società con un collega ex ufficiale siciliano anche lui, comperò una vecchia Balilla, un modello d’auto squadrato e ingombrante che sarebbe di lì a poco scomparso, e iniziò il viaggio, un ritorno a casa tormentato da mille avversità, il motore dell’auto che si fonde, una pensione infestata dalle cimici a Firenze, posti di blocco continui, incontri con ufficiali inglesi molto poco cortesi con ex ufficiali di un paese sconfitto, e chissà cos’altro. Arrivata in Sicilia, mia madre fu sconcertata dagli usi arcaici, patriarcali ancora vigenti, dalla personalità del nonno, don Peppe, alto, forte più di una quercia, che restava costantemente muto davanti alla nuora che veniva da così lontano, ma non mancava ogni mattina di portare a lei incinta una forma di ricotta fresca: come se volesse nutrire anche me, nella mia tranquilla, parassitaria vita prenatale.