Il Dio bambino
La devozione a Gesù bambino dai vangeli dell’infanzia ai nostri giorni
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Perché tanti cristiani amano venerare e raffigurare Cristo da bambino? Questa è un’esplorazione nella storia del culto al Bambin Gesù e della sua iconografia: come è nata e come si è sviluppata nella Chiesa? Quali santi l’hanno pratica, consigliata, diffusa? Quali sono le immagini più celebri e venerate? Ma anche: quali ragioni teologiche sostengono questa devozione? Già ai tempi di san Girolamo la grotta di Betlemme era meta di venerazione. Le monache di tutti i tempi hanno tenuto con sé un’immagine del Bambino, e grandi artisti lo hanno raffigurato: da Mantegna a Guido Reni, da Zurbarán a Dalí. San Francesco si emozionava nell’evocarlo; Erasmo di Rotterdam gli dedicò un poema in latino e sant’Alfonso Maria de’ Liguori gli compose delle ninne nanne. Santa Teresa di Lisieux volle chiamarsi «di Gesù Bambino»; Edith Stein lo sentiva vicino nel campo di sterminio; Padre Pio se lo vide apparire. San Josemaría Escrivá gli diceva: «Mi piace vederti piccolino, indifeso, per illudermi che tu abbia bisogno di me». E san Giovanni Paolo II: «Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli».
Michele Dolz
Michele Dolz (Castellón, Spagna 1954) vive a Milano e insegna Storia dell’arte cristiana all’Università pontificia della Santa Croce (Roma). È autore di numerosi libri su arte e spiritualità, tra cui Il volto del Padre (con Rodolfo Papa, 2004) e, con Ares, Il Dio bambino (2020), Andy Warhol nascosto (2021) e I volti della morte (2022). Ha pubblicato libri di spiritualità e profili del fondatore dell’Opus Dei, tra cui ricordiamo Mia madre la Chiesa. Vita di san Josemaría Escrivá (San Paolo 2008).
Per una storia dell'iconografia
Scarica PDFAnsa: Da lettere a devozioni,il culto nel mondo per il Dio bambino
Scarica PDFLaVerità: Gesù è bambino per far sentire piccoli noi
Scarica PDFApostatisidiventa.com: Tutti i volti del Dio bambino
Scarica PDFAvvenire: Con Dolz gioia e passione per il Bambin Gesù
Scarica PDFNovara Oggi: Storia, teologia e iconografia
Scarica PDFWhy do so many Christians love to worship and depict Christ as a child? This is an exploration into the history of the worship of the Infant Jesus and his iconography: how did it originate and how did it develop in the Church? Which saints practiced it, advised it, spread it? Which images are the most celebrated and venerated? But also: what theological reasons support this devotion? Already in the time of St. Jerome, the cave of Bethlehem was a destination of veneration. Nuns of all times have kept an image of the Child with them, and great artists have depicted him: from Mantegna to Guido Reni, from Zurbarán to Dalí. St. Francis was moved by evoking him; Erasmus of Rotterdam dedicated a poem to him in Latin, and St. Alphonsus Maria de’ Liguori composed lullabies for him. St. Thérèse of Lisieux wanted to call herself “of the Child Jesus”; Edith Stein felt him near in the death camp; Padre Pio saw him appear. St. Josemaría Escrivá told him, “I like to see you tiny, helpless, to delude myself that you need me.” And St. John Paul II: “Dry, Child Jesus, the tears of children.”