Il guanto di crine
CODICE: ART164
ISBN: 9788881550364
ANNO: 1993
PAGINE: 184
AREA: Letteratura
COLLANA: Poesia e Teatro
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Esaurito
«Appunti sull’arte, che è dell’uomo – sull’uomo, che è di Dio – sulla religione, che sospende l’uomo a Dio». Per la prima volta in italiano, nella traduzione di Franà§ois Livi, il testo-chiave del poeta ammirato da Ungaretti e dai surrealisti degli anni ’30. Aforismi fulminanti, per colpire il mondo al cuore.
Reverdy Pierre
Pierre Reverdy nasce a Narbonne il 13 settembre 1889 in una famiglia di artigiani scultori. Nell’ottobre del 1910 si stabilisce a Montmartre, abitando per un po’ di tempo nel Bateau-Lavoir, foyer del cubismo, prima di sistemarsi in rue Cortot, 12. Tra le sue frequentazioni abituali Max Jacob, Severini, Picasso, Gris, Braque, Matisse, Apollinaire, Léger, Laurens. Dopo essersi impegnato per la dichiarazione di guerra, quattro mesi più tardi Reverdy viene riformato e torna a Parigi dove riprende a lavorare come correttore nei giornali. Nel 1915 pubblica il suo primo libro, Poèmes en prose, e nel 1917 fonda la rivista “Nord-Sud”, dove pubblica gli amici Apollinaire e Max Jacob e presto accoglie i giovani che avrebbero creato il surrealismo. Nel 1921 inizia un cammino verso la fede – da cui si allontanerà pochi anni dopo – e nel 1926 lascia definitivamente Parigi per stabilirsi con la moglie nei pressi dell’abbazia di Solesmes. Qui muore il 17 giugno 1960.