L’ira del re è morte
Enrico VIII e lo scisma che divise il mondo
€15,00
Risparmi €3
Spese di spedizione per l’Italia: 5,60 €
SPEDIZIONE GRATUITA PER ORDINI SOPRA I 30,00 €
Vedi dettagli e opzioni di spedizione
Disponibile
SECONDA EDIZIONE
Nel secolo che vide frantumarsi l’unità religiosa d’Europa, il capriccio e la determinazione di un sovrano furono sufficienti, in un rapido volo d’anni, a sganciare l’Inghilterra dal suo passato e dalla sua fede secolare.
I molteplici quadri di questo dramma sono riproposti dall’autrice con una narrazione limpida e partecipata, che delinea con precisione un’epoca di intrighi e nobiltà , di luce e sangue. Di fronte alle spettrale imponenza di Enrico si succedono figure di uomini cinici e di persecutori (Thomas Cromwell e Thomas Cranmer ne furono esempi tra i tanti), così come di martiri e santi, tra cui primeggiano i nomi di Thomas More, Cancelliere del re stesso, e dell’indomito cardinale John Fisher.
Questa nuova indagine su Enrico VIII esamina gli sconvolgimenti che l’Inghilterra, impoverita e insanguinata nonché percorsa da inquietudini sociali, dovette d’improvviso affrontare, soffermandosi in particolare sul periodo del «terrore enriciano», troppo spesso silenziato dalla storiografia.
Nel riproporre la cronistoria dello scisma anglicano, l’autrice cerca di rispondere a quesiti tuttora aperti: «Davvero Enrico, oltre a voler risolvere le sue questioni matrimoniali, assecondò il desiderio d’indipendenza religiosa dei suoi sudditi? Quale fu, in realtà , l’impatto sul popolo? E quale il ruolo della propaganda? Quanti e quali furono perseguitati? Davvero il ripudio del papato creò, a lungo termine, le premesse per la tanto celebrata politica di tolleranza religiosa?».
Sono interrogativi che gettano ombre sull’esaltazione di un momento storico in cui molti ravvisano l’aurora dell’uomo europeo secolarizzato.
Sala Elisabetta
In the century that saw the religious unity of Europe shattered, the whim and determination of one ruler was enough, in a rapid flight of years, to disengage England from its secular past and faith.
The multiple pictures of this drama are re-enacted by the author with a limpid and participatory narrative that accurately delineates an era of intrigue and nobility , of light and blood. In the face of Henry’s ghostly grandeur are figures of cynical men and persecutors (Thomas Cromwell and Thomas Cranmer were examples among many), as well as martyrs and saints, among whom the names of Thomas More, the king’s own chancellor, and the indomitable Cardinal John Fisher stand out.
This new survey of Henry VIII examines the upheavals that England, impoverished and blood-soaked as well as shot through with social anxieties, suddenly had to face, dwelling in particular on the period of the “Enrician Terror,” too often silenced by historiography.
In recounting the history of the Anglican schism, the author attempts to answer questions that are still open: “Did Henry really, in addition to wanting to resolve his marriage issues, pander to his subjects’ desire for religious independence? What was, in fact , the impact on the people? And what was the role of propaganda? How many and which were persecuted? Did the repudiation of the papacy really, in the long run, set the stage for the much celebrated policy of religious tolerance?”
These are questions that cast shadows on the exaltation of a historical moment in which many see the dawn of secularized European man.