L’uno e il tutto
La sapienza egizia presso i Greci
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Questo studio mostra come, pur partendo da due concezioni molto diverse della parola e del suo rapporto con l’essere e con il pensiero (razionale), l’interrelazione tra la filosofia greca e la cultura egizia operatasi nel periodo della conquista prima greca e poi romana di tutto il Vicino Oriente (III a.C.-VII d.C.) abbia prodotto una sintesi arricchita dall’apporto di entrambe. Per comprendere le forme che tale sintesi ha progressivamente assunto viene scelto come filo conduttore l’idea di fondo della teologia egizia di età tolemaica, ricostruita ripercorrendo lo sviluppo della teologia egizia dell’età faraonica (III-I millennio a.C.): Dio è l’Uno-e-Tutto, ossia Colui che mentre permane l’Uno preesistente androgino si autogenera come Figlio di sé stesso e come unitotalità del cosmo esistente. Questo è il nucleo teologico che l’ermetismo cerca di esprimere con categorie platoniche, ma che prima ancora viene rielaborato dall’antico stoicismo e con cui si confrontano le principali correnti di pensiero sorte in gran parte proprio ad Alessandria d’Egitto: il giudaismo ellenizzato, il neopitagorismo, il medioplatonismo, gli Oracoli Caldaici, lo gnosticismo e il neoplatonismo. Ciò offre anche un esempio storico di fecondo scambio culturale tra popoli diversi nel rispetto delle rispettive identità religiose che può fungere da modello per l’odierno dialogo interculturale e interreligioso.
Matteo Andolfo
Matteo Andolfo è dottore di ricerca in filosofia all’Università Cattolica di Milano, specializzato nella filosofia antica, nella filosofia cristiana e nelle lingue, religioni e filosofie del Vicino Oriente africano e asiatico. È autore di varie pubblicazioni, tra le quali ricordiamo: L’ipostasi della “Psyche” in Plotino. Struttura e fondamenti, Vita e Pensiero, Milano 1996; Plotino. Struttura e fondamenti dell’ipostasi del “Nous”, Vita e Pensiero, Milano 2002; “Logos” e linguaggio in Democrito e in Plotino: la parola tra Oriente e Occidente, in M. Fattal (cur.), “Logos” et langage chez Plotin et avant Plotin, L’Harmattan, Paris 2003.