Margherita di Savoia
I segreti di una regina
A 150 anni dalla nascita di Vittorio Emanuele III (11.11.1869)
esce la prima biografia davvero completa della prima Regina d’Italia, con le Prefazioni di tre principi, suoi discendenti.
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La biografia più accurata di Margherita, Regina d’Italia, con l’Invito alla lettura di tre suoi diretti discendenti: i principi Amedeo di Savoia-Aosta, Maria Gabriella di Savoia e Sergio di Jugoslavia
Già autore di due biografie su Elena e Maria José, Regolo conclude il ciclo sulle regine d’Italia portando a galla molti scritti e testimonianze inediti. Dal rapporto difficile fra Margherita e il patrigno, Rapallo, che sposò segretamente la madre Elisabetta di Sassonia, alle nozze combinate con il cugino Umberto I, col quale costruì un’alleanza «professionale» ma mai un autentico legame coniugale. Col figlio Vittorio Emanuele Margherita alterna slanci materni a rigori estremi dovuti anche al senso di colpa che le provocava l’aspetto dell’erede, di poco superiore al metro e mezzo d’altezza. Lettere finora sconosciute ricostruiscono il rapporto con il barone Peccoz, forse l’unico vero amore, a cui, peraltro, Margherita non sacrificò mai la causa dinastica. Fu artefice del disgelo tra i Savoia e la Chiesa dopo la Presa di Porta Pia, ma anche cultrice del latino, musa di poeti come Carducci, capace di ammaliare persino Garibaldi. Le ricevute degli acquisti svelano una smania compulsiva per lo shopping, ma anche il suo perfezionismo, dai dettagli per i costumi carnevaleschi alle lezioni di mandolino.
Con le sue contraddizioni Margherita, che fu tra le prime donne a guidare l’auto e ad abbracciare la causa dell’emancipazione femminile nonostante il reazionarismo politico, conquistò il cuore degli italiani e fu salutata da ali di folla in lacrime durante il suo ultimo viaggio in treno, da Bordighera, dove morì nel 1926, a Roma, dove tuttora, nel Pantheon, riposa.
Regolo Luciano
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Already the author of two biographies on Helena and Maria Jose, Regulus concludes the cycle on the queens of Italy by bringing out many previously unpublished writings and accounts. From the difficult relationship between Margherita and her stepfather, Rapallo, who secretly married her mother Elizabeth of Saxony, to her arranged marriage to her cousin Umberto I, with whom she built a “professional” alliance but never a genuine marital bond. With her son Victor Emmanuel, Margaret alternated maternal outbursts with extreme rigors due in part to the guilt caused by the appearance of the heir, who was just over five feet tall. Hitherto unknown letters reconstruct her relationship with Baron Peccoz, perhaps her only true love, to whom, moreover, Margaret never sacrificed the dynastic cause. She was the architect of the thaw between the Savoy and the Church after the Taking of Porta Pia, but she was also a Latin devotee, a muse to poets such as Carducci, and capable of bewitching even Garibaldi. Her shopping receipts reveal a compulsive appetite for shopping, but also her perfectionism, from details for carnival costumes to mandolin lessons.
With her contradictions, Margherita, who was among the first women to drive cars and to embrace the cause of women’s emancipation despite political reactionarism, won the hearts of Italians and was greeted by wings of weeping crowds on her last train ride from Bordighera, where she died in 1926, to Rome, where she still rests in the Pantheon.