Pola, città perduta
L'agonia, l'esodo (1945-47)
I segreti e i documenti inediti dall’«Ufficio per la Venezia Giulia»
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Questo volume narra una storia dolorosa e finora poco conosciuta: l’esodo della popolazione di Pola, conseguente alla cessione di gran parte della penisola istriana dopo il Trattato di pace del 10 febbraio 1947. È la vicenda tormentata di una città che al termine del secondo conflitto mondiale dovette essere ceduta alla Jugoslavia, Paese che aveva vinto la guerra mentre l’Italia l’aveva perduta. E cominciò la fuga degli esuli. Tra il gennaio e il marzo 1947, 27.256 persone abbandonarono la città con quasi 150mila metri cubi di masserizie, arredi di uffici e negozi, attrezzi di botteghe artigianali e industrie. Più del doppio di profughi avevano già lasciato l’Istria, Fiume e la Dalmazia nei mesi precedenti. Fu un impegno e uno sforzo straordinario a cui concorsero le istituzioni pubbliche, le autorità religiose, i militari di leva e migliaia di anonimi italiani che si prodigarono per senso del dovere e in nome del ricordo del sacrificio della generazione della Grande guerra. Ma ci furono anche ritardi, disservizi, campanilismi, disinteresse, ipocrisie, rancori, furti e truffe. In queste pagine si affollano personaggi celebri e gente del popolo, appaiono eroi noti e sconosciuti di un lembo di terra che fu italiano. La narrazione, scientificamente ineccepibile ma coinvolgente come un romanzo, è arricchita da una moltitudine di documenti inediti provenienti dell’Ufficio per la Venezia Giulia.
Spazzali Roberto
Il Piccolo: Pola e l'Istria si preparavano a prendere in mano le armi e insorgere contro gli jugoslavi
Scarica PDFAvvenire: Un Ricordo oltre le generazioni
Scarica PDFIl Gazzettino Venezia-Mestre: Giorno de lricordo tra libri e incontri
Scarica PDFL'Arena di Pola: Pola città perduta
Scarica PDFCOMUNE.VICENZA.IT: Giorno del Ricordo, “Pola, città perduta. L'agonia, l'esodo (1945-47)”
Scarica PDFL'Eco di Bergamo: L’8 settembre e la città di Pola, in due libri la storia del Confine orientale e degli esuli
Scarica PDFThis volume tells a painful and hitherto little-known story: the exodus of the population of Pula, resulting from the cession of a large part of the Istrian peninsula after the Peace Treaty of February 10, 1947. It is the tormented story of a city that at the end of World War II had to be ceded to Yugoslavia, a country that had won the war while Italy had lost it. And the flight of the exiles began. Between January and March 1947, 27,256 people left the city with nearly 150,000 cubic meters of household goods, office and store furnishings, tools from craft stores and industries. More than twice as many refugees had already left Istria, Rijeka and Dalmatia in the previous months. It was an extraordinary commitment and effort to which public institutions, religious authorities, conscripts and thousands of anonymous Italians contributed out of a sense of duty and in the name of remembering the sacrifice of the Great War generation. But there were also delays, inefficiencies, parochialism, disinterest, hypocrisies, grudges, thefts and frauds. Celebrities and people of the people crowd into these pages, known and unknown heroes of a strip of land that was Italian appear. The narrative, scientifically unimpeachable but engaging as a novel, is enriched by a multitude of unpublished documents from the Venezia Giulia Office.