Patricia Lee, detta Patti Smith è stata tra gli ospiti dello “Stresa Festival” dedicato quest’anno a Bach e a Pier Paolo Pasolini a cent’anni dalla nascita. Profondamente legata all’autore di Ragazzi di vita ha dichiarato di essere “tornata sulla strada maestra” guardando il film Il Vangelo secondo Matteo. Una visione che l’ha fatta riavvicinare a Gesù e alla scoperta di una figura poliedrica della cultura italiana come il poeta di Casarsa che da allora la 75enne “sacerdotessa del rock” ha seguito come uno spirito-guida. Figura atipica e rivoluzionaria del rock degli anni Settanta, collocata dalla rivista Rolling Stones al 40° posto tra i migliori artisti di sempre, Patti filtra attraverso la sua verve controcorrente anche le istituzioni ecclesiastiche, il Papa e i riti cattolici come la Messa e l’Eucarestia.
- Scusi ma la posso chiamare sacerdotessa? Del rock.
- Il rock è una fede? È poesia.
- Per questo ama da sempre Pier Paolo Pasolini? Sono stata stregata dal suo film Il Vangelo secondo Matteo.
- In che senso? Mi ha indicato la strada.
- Quale? Verso la mia religiosità.
- Più precisamente? Mi ha fatto scoprire un Gesù rivoluzionario.
- Noi cattolici lo sappiamo da sempre. Gesù ha rivoluzionato la mia religiosità.
- Cioè? Mi ha fatto cambiare il modo di essere religiosa.
- Prima com’era? Avevo deciso di ribellarmi alla religione.
- Perché? Per affermare la mia identità.
- Gesù le soffocava l’identità? Mi soffocava la religione.
- Invece Gesù? L’ho visto sotto una luce diversa.
- Quale? Un rivoluzionario che cercava di cambiare le cose.
- Come? Con l’amore.
- Però nella sua canzone più famosa Gloria lei dice Jesus died for somebody’s sins but not mine (“Gesù è morto per i peccati di qualcuno, ma non per i miei”). Avevo poco più di vent’anni quando l’ho scritta.
- Lei riteneva di non avere peccati? Invitavo ciascuno a prendersi le proprie responsabilità.
- E lo faceva prendendosela con Gesù? Volevo affermare la mia voglia di libertà di scegliere.
- Seguire Gesù significa rinunciare alla libertà di scegliere? Tutt’altro.
- Però quelle parole… Ero contro l’ingessatura della religione.
- Entra mai in una chiesa? Spesso.
- A pregare? Cerco una spiritualità libera dai dogmi.
- Cos’altro cerca? L’arte e l’architettura.
La fede & il canto
- Ha mai cantato in una chiesa? L’ho fatto in chiese consacrate e non.
- Dove? In Italia, Stati Uniti, Francia e Inghilterra.
- Una location diversa dai teatri e dagli stadi. Rispetto chi crede.
- E il “Padrone di casa”? Of course.
- Adatta anche il suo repertorio? Of course.
- Un compromesso? Una scelta.
- In che senso? Nel periodo natalizio scelgo brani natalizi.
- C’è una canzone che non canta mai in una chiesa? Gloria.
- Perché? L’ho promesso a mia sorella.
- Come mai? È molto religiosa e soffre quando la sente.
- C’è stata una chiesa che l’ha più colpita? L’abbazia benedettina di Saint-Germain-des-Prés a Parigi.
- In particolare? Per come viene celebrata la Messa.
- Cos’è successo di speciale? Un’atmosfera famigliare mi spingeva a prendere la Comunione.
- L’ha fatto? Non potevo.
- Però? «Prendete, e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo, questo è il mio Sangue, offerti in sacrificio per voi», è la frase che mi ha sempre colpito nella Bibbia.
- Lei va a Messa? È un momento molto intenso perché si entra in contatto con Gesù anche senza fare la Comunione.
- Cosa fa in chiesa oltre a cantare? Prego, accendo una candela.
- Mi perdoni ma non riesco a capire se lei è cattolica. Credo in Dio. Prego. Leggo la Bibbia.
- Ma? Non credo in un solo sistema.
- In cosa crede? Nel sistema dell’amore.
- Quale amore? Quello che arriva da Gesù.
- Se non crede nel sistema cosa pensa dei Papi? Non si deve essere cattolici per condividere quello che dice papa Francesco.
- Le piace questo Papa? Sta con gli ultimi.
- Le è piaciuto subito? Da quando ha deciso di chiamarsi come il Poverello di Assisi.
- Altri Papi? Mi aveva colpito il sorriso di Papa Luciani.
- Altre peculiarità di Papa Giovanni Paolo I? Vedendolo in tv piangevo per la sua umanità.
- Un pontificato troppo breve. Quando morì il mio cuore si spezzò come se fosse stato uno di famiglia.
- È stata a Canale d’Agordo dov’era nato papa Giovanni Paolo I? Ho visitato la casa-museo di Giovanni XXIII. È molto amato negli Stati Uniti.
- Se lo ricorda? Ero ragazzina quando fermò la guerra cubana.
- È vero che ha sempre con sé una piccola croce benedetta di Papa Francesco? Non me ne stacco mai.
- Per devozione o…? Per non allontanarmi mai più da Gesù.
- Tutto grazie a Il Vangelo secondo Matteo? Mi ha fatto tornare a Gesù e scoprire Pier Paolo.
- Nel novembre 1975 Pasolini usciva di scena e lei pubblicava il suo primo album. Un momento schizofrenico.
- In che senso? Ero entusiasta per l’uscita di Horses che conteneva Gloria ed ero disperata per la morte della mia guida.
- Ha seguito le polemiche sulla sua fine drammatica? Il dramma era che lui non ci fosse più.
Pier Paolo Pasolini
- Horses è considerato una pietra miliare della storia del rock. Un album convulso.
- Ancora attuale? Terribilmente attuale.
- Perché? Invitavo a essere indipendenti.
- La famosa indipendenza culturale pasoliniana? Un uomo capace di essere contemporaneamente poeta, regista, scrittore, attore, intellettuale, analista politico.
- In cosa pensa di somigliargli? Ho sempre fatto ciò che credevo fosse giusto.
- Senza pensare alla carriera? Ascoltando solo la mia coscienza.
- Sempre? È l’unico modo per restare liberi.
- È mai stata nei luoghi pasoliniani? Sono stata al memoriale in via dell’Idroscalo a Ostia, dove è stato ucciso.
- È stata anche a Casarsa dove è nato? Nel 2015 sono andata a Casarsa. Per il quarantennale della morte avevo suonato al Concert for Pasolini di Udine.
- Ha accomunato Pasolini a Jimi Hendrix. Ha qualcosa in comune anche con Bob Dylan.
- Aveva ritirato il Premio Nobel a nome di Dylan. Una grande emozione.
- La ricorda? Avevo cantato A hard rain’s a-gonna fall davanti al re e alla regina di Svezia.
- Ma? Non ero soddisfatta.
- Come mai? Ero bloccata dall’emozione.
- Risultato? Ho dimenticato le parole.
- Forse nessuno se ne è accorto. Tornata al mio posto ho avuto un senso di fallimento.
- Lei è una perfezionista? Punto al meglio.
- Più severa come mamma e come leader? I miei figli lavorano con me.