La nostra è una voce che parte da un’isola al centro del Mediterraneo e vuole espandersi verso nuovi orizzonti, con l’intento di trasformare i confini in opportunità. Cerchiamo pagine di esistenza reale, pulsante, respirata. Ci piace l’emozione che avvolge già dalla prima riga di un romanzo, il senso di misteriosa bellezza che si ritrova negli esemplari migliori, lo scatto rapido di un buon racconto.

È con questo spirito che si presenta la maxottantotto edizioni, lo stesso che caratterizza anche la Libreria Max88 di Sassari.

Una storia lunga quasi 40 anni

Ma partiamo dall’inizio, dal 1988 quando Massimo Dessena si lascia alle spalle cappuccini e pacchetti di sigarette come in ogni bar-tabaccheria che si rispetti, per dedicarsi esclusivamente alla cultura. Individuato il luogo prediletto – Palazzo Capece dai meravigliosi affreschi nella cittadina di Tempio Pausania, nel cuore della Gallura – Massimo, detto Max, inizia l’avventura che forse non si immaginava potesse durare oltre trentasei anni.

Nasce così la Max88: da un sogno che coraggiosamente si è avverato. Ingredienti principali: tanta passione per la lettura e la volontà di cavalcare il tempo che passa, accogliendo le novità e i fenomeni all’ordine del giorno.

«Sono uno che da ragazzo leggeva Robin Cook, Stephen King e tantissimi saggi di politica. Compravo “il Manifesto” e “L’Unità” tutti i giorni e lì ho cominciato a formarmi anche da un punto di vista culturale. Leggevo Gramsci, leggevo Marx e leggevo poi tantissimi romanzi, che fossero Fallaci o Stephen King» si confida Max. «Per me poco cambiava: tutto ciò che era scritto, anche il bugiardino dei farmaci, mi piaceva.» Uno slancio letterario variegato che l’ha portato a inaugurare non una, ma bensì due librerie generaliste. «Da lì, cercando nuove sfide, dopo tanti anni ho deciso di aprire una libreria anche a Sassari.» Dal 2007 si è trasferito e ora la Max88 ha una doppia anima: giovane, audace e ribelle nel capoluogo sardo; turistica e di passaggio, seppur maestosa, a Tempio Pausania.

Libreria di campagna e di città

Nei suoi lunghi anni di attività ha notato alcune differenze. Aprire una libreria in una piccola città è un’esperienza che può essere totalizzante e soddisfacente se si è ben voluti, se si riesce a costruire qualcosa di buono. Si diventa uno dei punti di riferimento. Quando capita che entri qualcuno perché è stato consigliato da un lettore/cliente abituale, l’entusiasmo è alle stelle. Invece in città si è uno dei tanti, la libreria diventa più spersonalizzata e bisogna cercare di farsi strada coi gomiti su un territorio che vede già altri negozi concorrenti. Diversamente, nelle grandi città ci sono più opportunità a livello di eventi e attività, progetti che includono altre realtà locali. Nonostante tutti gli sforzi, in un luogo più piccolo sarà difficile che i numeri crescano, cosa che è invece possibile in città. Ma in ogni caso «la base in comune per tutti noi di questo campo è questa: una passione che non si esaurisce

La Max88 sassarese si trova nel famoso quartiere di San Giuseppe, il quartiere dei Cossiga, dei Berlinguer, dei Manconi, uno dei quartieri che negli anni Settanta era tra i più animati. Sulle orme di una libreria scolastica nata negli anni Ottanta, Massimo porta la sua libreria nel mezzo della movida, tra ristoranti e bar. Una zona altamente frequentata dai giovani non solo a luci abbassate ma anche coi raggi del sole: la clientela è quella dei ragazzi usciti dalle università e dalle scuole superiori, un target che ha richiesto a Massimo tanto lavoro per stare davvero al passo coi tempi.

Il mondo del Booktok

Mi piace sondare il terreno e gli ho chiesto cosa ne pensasse del BookTok e se anche la Max88, come molte altre librerie indipendenti e di catena, avesse un corner dedicato ai titoli che vanno per la maggiore nella community delle lettrici e dei lettori di TikTok. «Sì, in libreria abbiamo un angolo dedicato a questo fenomeno. Cerchiamo di colpire i ragazzi in quella che è la loro passione. Quando cinquant’anni fa o sessant’anni fa c’erano Agatha Christie e Simenon, il fenomeno era lo stesso. Si passava la parola, che ne so, in treno, i pendolari si passavano i libricini in treno e diventava un fenomeno come il BookTok. Chiaramente il passaparola dei pendolari era su bassa scala, non era in scala globale, ma il meccanismo è sempre quello».

Un dato di fatto che effettivamente offre enormi potenzialità per ogni libro e che è stato confermato anche dalla forte partecipazione a incontri – si è tenuta anche la prima edizione dei TikTok Book Awards) e firmacopie che avessero a che fare proprio con questo mondo al Salone del Libro di Torino dello scorso maggio. Emblematici anche i dati resi noti alla fine della manifestazione: 222.000 biglietti acquistati (record!) di cui il 29% degli acquirenti è under 25. Da non sottovalutare. L’iniziativa TikTok Book Awards ha coinvolto la community del social network cinese chiamata a eleggere libri, autori, creator e case editrici preferiti. In questa prima edizione sono stati premiati tra gli altri: Mondadori (casa editrice dell’anno), Una brava ragazza è una ragazza morta (Rizzoli) di Holly Jackson (libro dell’anno), Un’estate dopo l’altra (Newton Compton) di Carley Fortune (romance dell’anno), Felicia Kingsley (autrice dell’anno), Megi Bulla (@labibliotecadidaphne – booktoker dell’anno).

L’avventura editoriale

Nel 2018 Massimo Dessena aggiunge un tassello alla storia della Max88: con L’amore ritratto del filosofo Nicola Comerci nasce la maxottantotto edizioni. «La mia esperienza come editore nasce dal volontariato in carcere. Frequento il carcere di Tempio Pausania come volontario: vado in carcere per presentare i libri. Si sviluppa l’amicizia con alcuni dei ragazzi detenuti. Scopro che alcuni di loro non solo scrivono, ma sanno scrivere. Da lì l’idea di portare fuori qualcuno di loro, velocizza la mia idea di provare a pubblicare». Il secondo titolo Il traduttore – un thriller ambientato tra Miami e la Colombia – è stato scritto proprio dal detenuto Massimiliano Avesani, vincitore nel 2018 della XI edizione del premio letterario “Carlo Castelli per la solidarietà” dal tema “Un’altra strada era possibile: che cosa cambierei nella società e nella mia vita”.

Il catalogo, che aumenta senza ferree tempistiche di anno in anno, oggi conta una trentina di volumi legati fra loro da un progetto sociale che riguarda non solo gli autori ma anche gli artisti. Massimo ha pensato di coinvolgere pittori e illustratori, perlopiù locali, per interpretare visivamente l’essenza dei testi. Pitture a olio, schizzi di matita, grafiche digitali: copertine sempre diverse per modalità e colori, ma unite da un concept unico.

Insomma, oltre ad andare in spiaggia o prendere la via del mare per una gita in barca a vela, vi consiglio di concedere un pomeriggio a due luoghi dove – già lo sapete – vi potrete sentire come a casa. Massimo insieme ai librai Deborah, Pierfranco e Antonella, saranno lieti di portarvi all’interno del loro mondo letterario. Ah, e c’è anche Alfio, il loro gatto che ha preferito la Max88 alla strada. Ora vive in libreria e aspetta solo le vostre coccole.

Per assaporare l’atmosfera: