Papa Francesco visiterà per la prima volta in Corsica il 15 dicembre per la chiusura del Congresso sulla religiosità popolare nel Mediterraneo.

«Accogliendo l’invito delle Autorità civili ed ecclesiastiche del Paese, papa Francesco compirà un viaggio apostolico ad Ajaccio il 15 dicembre prossimo». Lo ha dichiarato sabato (23 novembre, ndr) il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, aggiungendo che la visita in Corsica avverrà «in occasione della conclusione del Congresso “La religiosité populaire en Méditerranée”», evento che promuove la condivisione delle tradizioni religiose in mezzo ad un panorama di conflitti come quello attuale.

In omaggio alla forte identità isolana conservata dal popolo corso, il logo del viaggio è corredato da un titolo lingua locale: Papa Francescu in Corsica. Subito sotto, in bianco, è riportato il motto in lingua francese, tratto dagli Atti degli Apostoli (10,38), “Jésus passa en faisant le bien” (Gesù passò beneficando e risanando tutti), con l’intenzione di ricordare che il Santo Padre visiterà la Chiesa in Corsica come il Pastore che passa in mezzo al suo popolo.

Sia il logo sia il motto di questo 47° viaggio internazionale di Bergoglio nell’isola d’origine di Napoleone Bonaparte, sono stati resi noti ufficialmente insieme al programma della prima visita di un Papa nell’Isola, quarta per estensione nel Mar Mediterraneo.

La tabella

Dopo il volo in aereo di poco più di un’ora, con partenza da Roma-Fiumicino, il Pontefice arriverà alle ore 9 nello scalo internazionale di Ajaccio, dove avrà luogo l’accoglienza ufficiale. Alle 10.15 il Vescovo di Roma pronuncerà il primo dei tre discorsi previsti in terra corsa, intervenendo alla sessione conclusiva del Congresso sulla religiosità popolare nel Mediterraneo – cui parteciperanno anche vescovi dalle isole italiane della Sicilia e della Sardegna, nonché dalla Spagna e dalla Francia – presso il Palazzo dei Congressi e dell’Esposizione.

Successivamente si recherà nella cattedrale di Santa Maria Assunta per incontrare il clero e guidare la recita dell’Angelus. Nel pomeriggio infine presiederà la Santa Messa nella “Place d’Austerlitz” (Piazza Austerlitz) alle 15.30, e, prima di congedarsi, alle 17.30, incontrerà il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, presso l’aeroporto di Ajaccio. Il decollo alla volta di Roma è in programma alle 18.15, con atterraggio nello scalo romano di Fiumicino verso le 19.05.

Il logo: tra il mare e Maria

Ritornando al logo della visita, interamente di colore verde-azzurro a rappresentare il mare, esso è caratterizzato da una raffigurazione stilizzata dell’isola, mediante linee verticali blu, alla sinistra del titolo. La linea più alta culmina in forma di croce, a simboleggiare la fede in Cristo, ed è annodata a una linea gialla che scende dall’alto, allusione allo Spirito Santo. Nella parte inferiore, con lo stesso colore blu dell’isola stilizzata, è raffigurata la sagoma della Madonna, Regina della Corsica. La Vergine Maria si presenta a mezzo busto con il volto e le mani rivolte verso l’alto e, dato lo sfondo, appare come immersa nel mare. In basso a destra, in giallo come il titolo, è riportata la data della visita papale.

uomo vestito con saio di fianco a un manifesto blu

Il cardinale Bustillo, vescovo di Ajaccio, a fianco al manifesto del viaggio di Papa Francesco in Corsica

Per papa Bergoglio quello in Corsica è il terzo viaggio sul territorio francese dall’inizio del pontificato, dopo quelli a Strasburgo – al Parlamento europeo e al Consiglio d’Europa – del 2014 e a Marsiglia per la conclusione dei “Rencontres Méditerranéennes” (Incontri nel Mediterraneo), il 22 e 23 settembre dello scorso anno. Mentre poco dopo l’elezione, nel 2013, il Pontefice aveva visitato la Sardegna, che è divisa dalla Corsica da una sottile lingua di mare.

Le parole del card. Bustillo

Ad accogliere Papa Francesco ad Ajaccio sarà il vescovo locale, il cardinal François-Xavier Bustillo, francescano conventuale che ha definito la visita pastorale «un bel regalo di Natale». Bustillo, creato cardinale lo scorso anno da quello stesso Pontefice che, nel 2022, aveva regalato copie del suo libro Testimoni non funzionari a tutti i sacerdoti che partecipavano alla Messa crismale nella Basilica di San Pietro, ha ricordato in un’intervista il profondo legame del popolo corso

alle tradizioni, al cattolicesimo, perché è un’isola e come tutti i Paesi piccoli ha conservato le tradizioni legate a un santo, a un martire, alla Madonna. […] La gente è legata a queste tradizioni e ci tiene al fatto che nel paese il sacerdote, il parroco o il vescovo vadano a celebrare un evento anche nelle strade delle città». Tale patrimonio culturale e religioso, ha aggiunto il cardinale, non costituisce «un’occasione di folklore, ma di evangelizzazione. In mezzo a tante guerre, anche nel Mediterraneo, possiamo trasmettere una vita fraterna attraverso le tradizioni.

La visita del Papa a Corsica è così da intendersi anche come un ulteriore incoraggiamento alle modalità semplici e dirette di preghiera, in particolare quella devozione mariana che «significa molto nelle manifestazioni di pietà del santo popolo fedele di Dio», come ricordò Bergoglio nel suo discorso del 7 ottobre 2023 ai membri della Confraternita della Madre di Dio di Montserrat (Spagna).

Una sensibilità, questa riproposta dal Pontefice, molto presente in Corsica, dove ogni anno i fedeli cattolici corsi – circa il 90% dei 355 mila abitanti – vivono riti, pellegrinaggi per strada e manifestazioni di devozione, in particolare per la festa della Madonna della Misericordia, meglio conosciuta come la “Madunnuccia”, patrona di Ajaccio.

Il cardinale Bustillo ha precisato dal canto suo come la spiritualità popolare si esprima spesso attraverso manifestazioni di devozione quotidiana, come il camminare per le strade, cantare e onorare la Madonna, pratiche che «rappresentano un modo autentico di professare la fede, lontano da complicate strategie di marketing e comunicazione».

Riconoscere il valore di queste tradizioni semplici permette di ripensare il modo in cui viene vissuta la missione cristiana. La Chiesa in Corsica preserva un forte legame con il cattolicesimo tradizionale e le sue radici spirituali, elementi che si intrecciano con la vita quotidiana dei suoi abitanti. Le manifestazioni religiose diventano quindi un’importante occasione di incontro e comunione, riunendo credenti di diverse provenienze e sensibilità.

fonte https://hastadios.com/papa-francisco/papa-francesco-corsica/