🔒 Porte girevoli
Cronache da Normandemia Le situazioni eccezionali che si protraggono a lungo finiscono per assestarsi nella quotidianità, prima la dominano e poi la normalizzano. Come si dice: all’inizio stavo male poi ciò fatto er callo. La norm(op)andemia «molte anzi tempo all’orco generose travolse alme» [...]
🔒 Porte girevoli
Ugo & la speranza Il timore della pena esalta le regole, fa della prescrizione un dogma assoluto dal quale non si sfugge. Quando non è la pena, ma addirittura il rischio di rimetterci la pelle, allora li vedi allineati, mascherati e pazienti raccolti nel loro metro distanziatore in attesa di interrogare [...]
🔒 Porte girevoli
Virus & movida Da Trapani a Venezia, è lo stesso pianto: i locali sono vuoti e i turisti scomparsi. Una moltitudine di giovani imprenditori di bar, pizza-a-taglio, magna-e-bevi, B&B, ristoranti cosy and cheap, oasi di spiaggette romantiche, gelaterie-come-una-volta; insomma: l’Italia non era un Paese per il [...]
🔒 Pandemia. Solitari allo sbaraglio
Parole di Mario, il delinquente agli arresti domiciliari: «Mo me diverto io». Poiché non poteva uscire nemmeno a fare la spesa, perché della bisogna s’era convenuto con i carabinieri che avrebbe provveduto la sòra Cecia, autorizzata dal giudice di sorveglianza, lei gli disse: «Mo invece me diverto io, te metto a pane [...]
🔒 Porte girevoli
Arbasino riscrittore Alberto Arbasino, novantenne, si è spento il 23 marzo scorso. È stato un riscrittore di suoi scritti, autore anglosassone di lingua italiana che cominciò a guardare storto il mondo sul modello Oscar Wilde. Le ultime interviste gliele fecero Antonio d’Orrico e Gabriele Pedullà. Quando uscì Lontano [...]
🔒 Porte girevoli
Rosa Luxemburg revisionista? La banalità più diffusa del Creato – facile nella sua enunciazione, ma difficile a soddisfarla – è il bisogno primario a sostegno dell’involucro dell’anima, detto il Corpo. Platone ci aveva provato a farne a meno, dimostrando la prevalenza dell’Iperuranio sulla materialità senza il quale [...]
🔒 Porte girevoli
Lo stereotipo progressista Lo sfascio ideologico seguito al 1989, il famoso crollo comunista, ha gettato nello scompiglio il giornalismo politico. È venuta a mancare la direttiva, la linea guida. Pro o contro. Anche se l’obiettivo era palesemente irraggiungibile, lo stereotipo progressista annoverava parecchi [...]
🔒 Ricorrenze
Uno smarrito senso di incompiutezza sovrasta il nugolo di lieti ma affranti testimoni del dramma, trent’anni dopo. Hammamet. Un brand eterogeneo, multiforme, diviso tra una giustizia feroce e un esiliato patetico. Eppure, una circostanza temporale che doveva concludere, ha invece aperto. L’aspetto politico-commerciale [...]
🔒 Centenario 2120
Felice e per niente attonita la Terra al nunzio sta, oggi, 2 gennaio 2120, perché finalmente se n’è andato l’ultimo testimone del ’900, il più longevo rompiscatole dal giorno della Creazione. Che il Signore lo abbia in gloria. Nato nel 1885, era ormai noto solo per il soprannome che gli era stato appiccicato: [...]
🔒 Porte girevoli
Dopo l'odio, ben venga l'invidia Nel condominio Italia di oggi, il sentimento più diffuso e incontrollabile è l’invidia sociale. Nel guscio di frustrazione in cui ti avvoltoli, maturano lentamente ma inesorabili due alternative: la spinta a migliorarti o una sorda rabbia vendicativa che cerca sfogo. È sempre stato [...]